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Editore: Grimaldi & C.
Reparto: Diritto
ISBN: 9788898199907
Data di pubblicazione: 05/04/2024
Numero pagine: 180
Collana: Biblioteca napoletana
Nella seconda metà del Settecento il sistema giudiziario nel Regno di Napoli era caratterizzato da totale confusione legislativa e generalizzato arbitrio interpretativo. Mario Pagano, Avvocato primario e Docente di diritto criminale presso l'Università. di Napoli, si fece promotore di una riforma integrale del sistema penale, avendo ben compreso che era necessario rinnovarlo dal fondo in vista delle nuove istanze di libertà che non potevano restare estranee al Regno di Napoli. Con le sue Considerazioni sul processo criminale poneva il problema di garantire la libertà dei cittadini ed assicurare nel contempo la giusta punizione dei colpevoli. Nel delineare i caratteri della riforma del processo penale cercò, quindi, di contemperare due esigenze fondamentali: la sicurezza dei cittadini e la difesa della società, nel profondo convincimento che la sollecita applicazione di una pena giusta e proporzionata al delitto sia lo strumento di una efficace prevenzione generale. Veniva, pertanto, proposto un sistema processuale nel quale "le irregolarità diverrebbero tanto più rare, quanto più semplice e breve sarebbe il nuovo processo". Aiutato da una ricca e profonda esperienza pratica che gli derivava dall'intenso esercizio dell'avvocatura, il Pagano adottò alcune soluzioni che sotto molti aspetti anticipano fondamentali esigenze della moderna scienza processual-penalistica, dimostrando l'eterna attualità di alcune scelte di fondo necessarie per scardinare i mali che da sempre affliggono la giustizia penale. Introduzione di Elio Palombi.
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