Con ogni acquisto su Bookdealer sostieni una libreria indipendente del territorio.
La sindemia Covid-19 ha esacerbato le preesistenti ineguaglianze basate su costruzioni "razziali", di genere, di classe e di cittadinanza, sconfessando lo scenario iniziale per cui «di fronte al virus siamo tutti uguali». Il presente lavoro, che mette assieme i contributi di studiose e studiosi di diverse aree disciplinari, si sofferma sui centri di detenzione amministrativa per migranti, inserendo il contesto italiano in una prospettiva europea, così da mettere a fuoco l'evoluzione storica di queste "nuove" istituzioni totali, i meccanismi in gioco nel loro funzionamento, nonché cosa stia accadendo al loro interno in questo momento di emergenza sanitaria globale. Dall'analisi emerge una situazione di abbandono trasversale ai diversi contesti nazionali, negligenze e abusi da parte di autorità istituzionali e attori privati che collaborano con loro, dinamiche di funzionamento selettivo del sistema volte a riprodurre una gerarchia di merito della detenzione. Accanto alla violenza, tuttavia, i contributi raccolti in questo volume illuminano altresì le voci di dissenso, le azioni di solidarietà intente a squarciare il velo di opacità e isolamento attorno alle persone detenute, nonché gli atti di resistenza quotidiana, individuale e collettiva, che delineano come un'unica alternativa possibile l'abolizione di queste strutture di privazione della libertà e violazione della dignità umana.
Registrati gratuitamente e ottieni subito un codice sconto per il tuo primo acquisto.