Con ogni acquisto su Bookdealer sostieni una libreria indipendente del territorio.
Editore: I Buoni Cugini
Reparto: Problemi e servizi sociali
ISBN: 9788899102524
Data di pubblicazione: 19/07/2019
Numero pagine: 112
Collana: Nel bene nel male
Il governo borbonico in Sicilia negò sempre di usare la tortura nelle carceri e soprattutto di usarla sui prigionieri politici, ma Giovanni Raffaele dal 1850 al 1860, tramite delle corrispondenze alla stampa inglese, ne denunziò l'utilizzo sistematico anche mediante la raffinata costruzione di appositi strumenti come la cuffia del silenzio, la muffola, lo strumento angelico. Le sue corrispondenze, riportate in questo volume sono anche uno spaccato dell'obbrobriosa giustizia borbonica e trattano nello specifico anche dei processi farsa, con relativa fucilazione, del barone Francesco Bentivegna di Corleone e del patriota Salvatore Spinuzza di Cefalù, oltre alle torture applicate su i patrioti della provincia di Palermo: Giuseppe Maggio, Giuseppe Lo Re, Salvatore Bevilacqua, Vincenzo Sapienza, Santi Cefalù e sua figlia, Salvatore Maranto e Antonio Spinuzza, tutti eroi finiti nell'ingiustificato dimenticatoio della collettività.
Registrati gratuitamente e ottieni subito un codice sconto per il tuo primo acquisto.