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Editore: Antipodes
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788899751043
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 193
In Europa, da metà Ottocento in poi, la continua spasmodica ricerca di "modelli ideali" di società e di "città ideali" dettati dall'Illuminismo, una volta trovati, avrebbero dovuto rappresentare la perfezione assoluta. Gli esempi inglesi realizzati a Letchworth, Welwyn e Hampstead, oltre ad essere un'ideologia nuova, costituivano una dottrina ma differivano dall'idea primaria di Howard, così come Milanino, Margherethenhohe a Essen, Floreal e Logis a Bruxelles e Monte Sacro a Roma. Tra le innumerevoli "città ideali" italiane emerse Taormina, leggendaria cittadina siciliana con il suo antico territorio abbandonato a causa delle guerre napoleoniche e della conseguente emigrazione. In ordine temporale si trasformò nel primo vero modello europeo realizzato di "Città-Giardino", ideato, progettato e voluto dalla filantropa Florence T. Trewvelyan che, purtroppo, venne eliminata in quanto sgradita. Si stava infatti aggregando la consorteria di un oscuro manipolo di folli pseudo intellettuali di ispirazione esoterica e settaria, dapprima legati alla Massoneria illuminata, poi assoggettati all'Antroposofia ed infine strettamente congiunti con l'Antico e Mistico Ordine dei Rosa-Croce.
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