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Editore: Stamen
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788899871215
Data di pubblicazione: 29/11/2016
Numero pagine: 159
Collana: Dissertazioni
Questo libro ricostruisce il mito di Circe e le sue molteplici metamorfosi delineando un originale viaggio iconografico che parte dall'immaginario artistico-letterario del XVI secolo e che dalle principali fonti classiche - Omero, Virgilio, Ovidio, Apollonio Rodio, Plutarco - giunge alle illuminanti quanto divergenti interpretazioni allegoriche del Rinascimento e termina con la diffusione e la fortuna della figura di Circe in epoca moderna. Al di là delle singole letture, ciò che colpisce nella sopravvivenza di questo mito nei secoli è la presenza costante di un dato: Circe come figura di seduzione e trasgressione, come minaccia fisica, morale e cognitiva dell'uomo. In essa si evidenziano esemplarmente i tratti di una bellezza medusea, insidiosa, che utilizza la seduzione per proclamare una posizione dominante sugli uomini. Non dunque dea che avvelena, ma donna che sottomette gli uomini riducendoli a belve.
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