Sinossi

Nel libro ci si pone le domande essenziali sulla natura dell'esperienza umana (coscienza, libertà, bene, male, sofferenza), cercando risposte affidabili nell'immersione nel proprio io spirituale e nella rilettura demitizzata delle Sacre Scritture. Il discorso muove dal mondo delle percezioni a quello dei sentimenti e riconoscendo l'esistenza di uno spirito approda a quello delle virtù d'animo e passa poi alla considerazione del volto storico di Iahvè e al segno profondo dell'insegnamento di Gesù per sfociare infine nell'indagine retrospettiva del proprio vissuto alla luce di tale percorso interiore. Il quanto di personale, che talora traspare tra le righe e talaltra prorompe con evidenza, pone l'opera fuori del filone strettamente religioso affermando la liceità di approcci autonomi e responsabili e la coerenza dell'esistere con le affermazioni del pensiero. Non c'è moralismo, ma materia di riflessione per menti libere ed il linguaggio ancorché reso talora complesso da una periodizzazione ampia che segue l'intrecciarsi delle concatenate riflessioni è comunque piano e avulso da specialismi da iniziati.