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Nei suoi appunti del viaggio in Italia (1775) Gotthold Ephraim Lessing (1729-1781) annota che "anche gli italiani non hanno tralasciato di occuparsi della recente letteratura tedesca" e porta come primo esempio Carlo Denina (1731-1813). Mezzo secolo separa le scarse notizie contenute in Della Letteratura Tedesca, nella prima edizione del Discorso sopra le vicende della letteratura (1760), dalla Doppia rivoluzione della letteratura tedesca nel Saggio istorico-critico sopra le ultime vicende della letteratura (1811). In questo percorso spicca l'edizione berlinese del Discorso (1784-1785) che rappresenta una maturazione significativa, sia sul piano della struttura sia su quello del contenuto, di un testo sorto quasi 25 anni prima. Nel suo approccio sincronico e inclusivo delle manifestazioni letterarie europee Denina riserva un'attenzione maggiore alla letteratura tedesca che viene qui rappresentata da più autori, autrici e opere. Il volumetto raccoglie per la prima volta i testi dedicati da Denina alla letteratura tedesca nelle edizioni delle Vicende susseguitesi a partire dal 1760 e aggiunge quello contenuto nel Saggio istorico-critico (1811). La postfazione dà conto della loro specificità, in particolare dell'ampliamento di conoscenze e del cambio di approccio dopo il trasferimento di Denina a Berlino.
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