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Editore: Mimesis
Reparto: Filosofia e discipline connesse
ISBN: 9791222310404
Data di pubblicazione: 29/11/2024
Numero pagine: 250
Collana: Eterotopie
Se da sempre il "darsi forma" della soggettività accade tra i dispiegamenti dell'essere quale totalità fisico-spirituale, nel XVI secolo diversi modelli pedagogici assumono il corpo come specchio dell'anima e strumento di disciplinamento delle coscienze. In particolare, il fenomeno della disciplina corporis sembra costituire una delle componenti strutturali della realtà interna ai collegi della Compagnia di Gesù, che declinava l'educazione ad maiorem dei gloriam. Il corpo diviene luogo di modulazioni della persona e spazio di proiezioni di una cultura educativa totalizzante, capace di plasmare il soggetto mediante la dialettica formazione/con-formazione con lo sguardo sempre rivolto ad una forma hominis predefinita. La cornice esegetica nella quale si inseriscono le nostre riflessioni, è quella modernità disciplinata che Michel Foucault ha descritto come "processo di normalizzazione" da cui nasce l'anatomia politica, un complesso di forze che agiscono sul corpo sino alle profondità dell'essere per modellarlo. All'interno dei collegi istituiti dai Gesuiti l'individuo viene educato mediante i precetti di una pedagogia reticolare, sistemica e diffusa; il teatro, la musica e l'architettura sono gli assi portanti di una formazione umanistica completa, disegnata dai principi della Ratio Studiorum. Assumendo come chiave di lettura il binomio intus/foris quale congiuntura fondamentale tra disciplina e autodisciplina, il saggio intende ricostruire gli aspetti essenziali della grandiosa opera pedagogica gesuitica.
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