Sinossi

"Predatori" è il primo volume di una serie di sei che penetra nelle oscurità delle menti più insondabili del crimine moderno: i serial killer. Quest'opera non è solo una narrazione degli atti commessi da questi individui, ma una discesa vertiginosa negli abissi psicologici che li hanno guidati verso la loro macabra notorietà. La cronaca di queste esistenze travagliate si svolge attraverso un viaggio che attraversa i confini della normalità, dove il filo sottile tra umanità e mostruosità si dissolve. Con una prosa tanto empatica quanto rigorosa, "Predatori" svela le vite di alcuni dei nomi più terrificanti nella storia criminale: dallo sfuggente Zodiac, che teneva in scacco la polizia con i suoi criptici messaggi, al perturbante Jeffrey Dahmer, le cui azioni sono l'incubo vivente di ogni società civile. John Wayne Gacy, il clown che celava sotto il trucco un'oscura realtà e Andrei Chikatilo, la bestia di Rostov, il cui regno di terrore si estendeva oltre la cortina di ferro. L'autore non trascura la figura di Alexander Pichushkin, la cui brama di morte sembrava scaturire da un torbido gioco di scacchi con l'esistenza stessa, né di Richard Ramirez, il predatore notturno le cui incursioni seminavano il terrore nelle notti californiane. Questo libro si distingue per l'approccio analitico, intrecciando la narrazione biografica con approfondimenti psicologici e criminologici, che mirano a dare un volto umano, sebbene tragico e disturbante, ai protagonisti. L'autore invita i lettori a guardare oltre il sensazionalismo, cercando di comprendere, piuttosto che giudicare, i percorsi tortuosi che possono portare un'anima umana a diventare un mostro.