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La Divina Commedia in dialetto siciliano. Inferno, Purgatorio, Paradiso
Bacile Basilio

La Divina Commedia in dialetto siciliano. Inferno, Purgatorio, Paradiso

Editore: Youcanprint

Reparto: Letteratura italiana: testi

ISBN: 9791222720630

Data di pubblicazione: 14/12/2023

Numero pagine: 538


37,90€
Facile da trovare

Sinossi

Traduzione in lingua siciliana de "La divina commedia" di Dante Alighieri, il lavoro ha alla base un lungo studio, una profonda riflessione, una quasi venticinquennale esperienza di insegnamento e un lavoro certosino sugli oltre 14000 versi del poema, durato oltre quattro anni. Imperniata sul principio che sia necessario conoscere e riappropriarsi delle opere della nostra letteratura, attualizzandole in un confronto con noi stessi e con la realtà odierna, l'opera è costruita nel rispetto generale del testo originale (numero di versi, terzina incatenata e rime, ritmo, frequente corrispondenza delle figure retoriche, personaggi, tono, ecc.), mantenendo comunque una componente di creatività e intervenendo l'autore solo in punta di piedi ed esplicitamente, talvolta, a proporre interpretazioni più personali. Quest'ulteriore valenza, però, non deborda dalla struttura, dal sistema simbolico, di conoscenze e messaggi più o meno espliciti, dall'ordinamento fisico e morale dei tre regni, anzi mette in luce aspetti talora inaspettati, a volte quasi provocatori, del Poeta e propone e orienta un confronto personale del lettore, di volta in volta con Dante-autore, Dante-narratore, Dante-personaggio e perfino Dante-uomo. Accanto al testo in siciliano figura una parafrasi, una spiegazione del testo, comprensibile a chiunque, mentre alla fine di ogni canto è un corredo di note con chiarimenti, stimoli interpretativi o di approfondimento, spunti per il coinvolgimento diretto di chi legge, osservazioni sulle scelte di traduzione, e altro. L'opera è omaggio al grande Poeta ma anche occasione di rivalutazione della lingua siciliana contro l'omologazione culturale e linguistica globale dilagante. Al contempo, vuole riscoprire - per quanto possa una traduzione - un Dante sfaccettato e nuovo, secondo prospettive anche intriganti (senza velleità di essere uno studio filologico, critico, didattico, ermeneutico) che possa offrire spunti di attualizzazione e riflessione etica personale accessibili a ogni tipo di lettore. Il siciliano, peraltro, si mantiene credibile, realistico, non frutto di una trasformazione artificiale, letteraria e in definitiva oziosa: il lettore vi può ritrovare il proprio linguaggio, vivo e stimolante (quando non sia davvero impossibile usarlo per termini intraducibili, per i quali comunque soccorrono le note). Il viaggio, infine, è attraverso i tre regni ma anche per il mondo e soprattutto attraverso l'uomo, secondo il filtro dell'occhio acuto e lucido del Poeta, che ancora oggi di guarda dritto negli occhi e ci suggerisce le risposte alle domande fondamentali della vita.

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