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Editore: Youcanprint
Reparto: Problemi e servizi sociali
ISBN: 9791222728612
Data di pubblicazione: 04/09/2024
Numero pagine: 136
L'immaginario collettivo massonico si fonda su due avvincenti illustrazioni dell'origine delle logge massoniche: la prima consiste in una sorta di millenarismo che assegna una fratturata cultura religiosa e cultura laica, la cosiddetta "secolarizzazione" che spiegherebbe la nascita delle logge massoniche come polluzione della secolarizzazione della società europea insulare e continentale; la seconda è che le stesse Logge siano il prodotto conseguente alle Universitates (corporazioni o gilde) medievali che a loro volta sarebbero una diretta continuazione storica dei Collegia (corporazioni di mestiere) romani. Ci sono due livelli d'interpretazione sulla somiglianza tra i tre distinti fenomeni delle corporazioni romane, quelle medievali e le logge massoniche. Un livello interpretativo, frequente in ambito massonico, è che tutti e tre hanno le comuni caratteristiche di religiosità e di occultismo, dunque di uno spiritualismo esoterico-iniziatico; l'altro livello interpretativo che giustificherebbe il primo è una sorta di continuità storica tra i tre fenomeni, come se fossero intrecciati da lineari relazioni di causa-effetto. La tesi da parte di certi Autori in ambito massonico è che l'affermarsi e svilupparsi delle logge moderne dal XVII secolo in poi sarebbe l'effetto di un lento processo di secolarizzazione che differenzierebbe il Medioevo inteso come un'epoca d'alta spiritualità dal periodo post-rinascimentale caratterizzato da sempre più elevati livelli di secolarizzazione. Si ripropone in tal modo una vetusta logica storiografica per cui eventi successivi sono legati ai precedenti con modalità lineare e causalistica. Ciò che maggiormente colpisce è la contraddizione intima per cui, accettando la tesi delle logge massoniche come risultato della secolarizzazione, si verrebbero a incrinare i presupposti legami di spiritualità tra le corporazioni di diverse epoche e le logge. Il pensiero mito-storico vaga facendo della ricerca storica un occulto "progetto ideologico", utile ai fini della coesione e indottrinamento del gruppo. Fonda la progettualità della mito-storia massonica con il perseguire l'antica formula della mnemotecnica medievale, per cui dalle immagini del presente si possono dedurre immagini del passato sconosciuto. A queste problematiche il presente saggio cerca di dare delle risposte critiche. Innanzitutto si deve osservare che le tesi sopra accennate si basano sull'idea della continuità storico-culturale dei caratteri iniziatici ed esoterici dei Collegia romani, delle Universitates medievali e delle Logge massoniche moderne. Si assegna un crisma esclusivo, esoterico-iniziatico, alle moderne logge massoniche per poi assegnare lo stesso crisma ad altri fenomeni storico-sociali precedenti; in altre parole si tratta di un'evidente inferenza di un accadimento del presente su accadimenti precedenti e cioè si capovolgono le relazioni causa-effetto. Appare evidente l'adesione acritica di tanti "massonologi" al paradossale "cum hoc vel post hoc, ergo propter hoc" [con questo o dopo di questo, dunque a causa di questo], in parole semplici: questo di ora è causa di questo di allora. Con questo breve ma corposo e documentato saggio di Francesco Angioni si smantella in modo definitivo ogni tentativo di fare della mito-storia spacciandola per storia scientificamente ideata. A questo saggio si aggiunge un altro saggio dello stesso Autore sulla tesi che la tradizione massonica, delle sue origini e di altri miti interni alla massoneria stessa, è una tradizione inventata, concetto così come lo intendeva il noto e antidogmatico storico Eric Hobsbawm. Seguono altri brevi saggi: Miti e mitologia in Massoneria, Decriptazione di testi ed eventi, Sullo studio della Storia della Massoneria.
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