Sinossi

"L'iperbole di ossidiana" è un canzoniere, in cui si snoda la storia di un'anima appassionata che canta i moti dei suoi voli con vibratile entusiasmo. Ora ermetico ora trasparente, il poeta disegna una traiettoria dall'intimo al siderale, dall'universo all'incanto del sentimento umano, senza infingimenti né veli, se non quelli della scrittura poetica. Ci si sente, leggendo, sprofondare in un oceano di grazia e, come a bracciate, si nuota per abissi misteriosi eppure familiari, dove brulicano emozioni primigenie e sguardi attenti che si posano dritti dritti sul senso della vita. C'è tutto nell'universo di Salvatore Ferla, ma non è mai un tutto superficiale, è un microcosmo di biodiversità che ci àncora alla Terra, alla Natura, ai nomi dei fiori, delle piante e degli animali per sollevarci fino alle stelle, ai notturni silenziosi e ancestrali che tolgono il fiato e le parole. Ci si sente, insomma, come avvolti da un abbraccio profondo che ha il sapore del passato custodito come un tesoro prezioso e riga il volto di speranza per l'attesa di un futuro che è sogno e sostanza, che è carne e sangue, ali e luce.