Sinossi

In questa raccolta di poesie si trova interamente dispiegata la varietà tematica e tonale della poesia di Sergio Ghio con i suoi ripetitivi riferimenti familiari, sociali, affettivi, politici, in un continuo, stordente caleidoscopio di immagini tra confessione autobiografica, protesta, cronaca, polemica, rabbia: una poesia realistica dove Ghio usa un megafono poetico per svegliare la coscienza verso un sussulto umanitario. Un altro pregio della raccolta e la possibilità di misurare l'estrema varietà, la sua versatilità stilistica che si esprime sia nelle colate incandescenti dei versi lunghi e quasi narrativi di Poeti d'Astrakan, sia nei versi secchi e sintattici di "Luce all'idrogeno" o nelle danzanti strofe in un equilibrio distico come in "Inno all'amore."