Sinossi

Jules Lermina, figura visionaria e inquieta della narrativa francese dell'Ottocento, emerge in questa antologia come un autentico pari tra l'immaginario perturbante di Edgar Allan Poe e le vertigini cosmiche che, decenni dopo, avrebbero definito l'opera di H. P. Lovecraft. Nei suoi racconti convivono l'ossessione per l'ignoto, l'indagine dell'abisso psicologico e una tensione verso l'invisibile che anticipa temi fondamentali dell'horror moderno. Le novelle raccolte in questo volume, presentate per la prima volta in Italia, rivelano un autore in grado di creare nel lettore terrore puro e appiccicaticcio, costruendo mondi di ombre, enigmi e presenze che sfuggono alla logica comune. Lermina scrive con l'eleganza del grande narratore ottocentesco, ma affonda la penna in territori visionari che dialogano sorprendentemente con la sensibilità dei maestri del gotico e dell'orrore del Novecento. Queste pagine, finalmente accessibili al lettore italiano, restituiscono la voce di un autore ingiustamente dimenticato, pronto a essere riscoperto come uno dei più originali esploratori dell'oscurità letteraria. Novelle: Da Bruciare, La Rivincita di un Ragno, il Dito della Morta e Volo di Corsa