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Editore: Pacini Editore
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9791254862094
Data di pubblicazione: 04/04/2025
Numero pagine: 320
Collana: Le ragioni di Clio
Nelle memorie, nelle lettere e nei diari dei combattenti italiani, il nemico emerge come una figura onnipresente, ma al contempo invisibile e intangibile. Infatti, i militari condividono il medesimo fronte con l'avversario, il quale rimane spesso al di fuori dell'orizzonte visivo. Verso il nemico, i soldati adottano pratiche e mentalità prismatiche e mutevoli, ma non necessariamente ostili e alla ricerca dello scontro. Nei lunghi tempi della guerra di trincea, anzi, si fa largo in molti uomini la convinzione di fronteggiare un simile, inserito a sua volta in un sistema coercitivo e obbligato a lottare per obiettivi che non comprende. «Uomini e soldati come noi, fatti come noi, in uniforme come noi», con queste parole l'ufficiale Emilio Lussu, in "Un anno sull'Altipiano", tratteggia gli occupanti della trincea nemica, da lui scrutata in lontananza. Attraverso lo studio di un corpus di testimonianze scritte di combattenti, il volume delinea il rapporto tra i soldati italiani e il nemico, considerandolo nelle sue diverse declinazioni (la violenza, l'odio, la solidarietà, la fraternizzazione, ecc.) e tenendo conto di quei fattori - la propaganda, il contesto bellico, l'estrazione socioculturale dei testimoni - che hanno condizionato gli individui esaminati. Un tema cruciale per comprendere l'esperienza bellica, che restituisce elementi per ricostruire e verificare questioni quali gli atteggiamenti dei soldati verso il conflitto, le pratiche della lotta di trincea, le dinamiche di adesione alla guerra e i processi di mobilitazione culturale.
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