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Editore: Edizioni Artestampa
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9791255761631
Data di pubblicazione: 03/05/2024
Numero pagine: 218
Don Giuseppe cammina per le strade di un paese del secondo Ottocento illuminate dai lampioni a gas, ripensa alle parole di un romanzo che il nipote gli ha messo tra le mani. Sono parole che a volte lo consolano, a volte lo turbano, ma sempre piene di significato, capaci di spiegare qualcosa della sua vita e della vita delle persone che incontra, delle loro storie di tribolazione e di speranza. Allora gli abitanti del paese diventano per lui personaggi di nuove trame tessute in parallelo alla trama del libro: Barberina in fondo al fiume e Ghitèin con l'occhio fisso al fiasco del vino, l'Isabella nella sua casa di stracci, Martino nero come la disgrazia, il farmacista liberale, Caterina che preferisce l'amore alle biolche di terra, la Colomba della Cà di Séngher che tiene alla larga tutti gli altri. C'è anche la contessa, anziana e quasi cieca, chiusa tra le pareti di un salotto. Le sue giornate trascorrono fra i ricordi del passato e in attesa delle visite di don Giuseppe, un conforto e un'occasione per ritrovare il mondo esterno, il mondo degli altri. Attraverso i racconti di don Giuseppe, diventato per lei narratore, la trama di un romanzo e le vicende degli abitanti del paese entrano nella sua stanza a dare colore, a sollevare nel dialogo domande sul bene e sul male, sulle scelte morali e sul destino. "C'era la luce a gas" suggerisce una dimensione lontana e al contempo vicina a noi, dove la luce dei lampioni a gas illumina qualcosa che ci riguarda.
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