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Editore: Edizioni Artestampa
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9791255762317
Data di pubblicazione: 12/05/2025
Numero pagine: 222
Le "donne perdute" di Modena è la prima ricerca, basata su documenti d'archivio, intorno alla prostituzione in questa provincia, dall'Unità d'Italia ad oggi. Studiando il caso modenese - a partire dalle storiche "strade del vizio", come via Armaroli, via Catecumeno e via Santa Margherita - emergono i contorni di una vicenda che solleva molti interrogativi: dalla libertà di scelta delle donne di prostituirsi alle motivazioni che poteva spingerle a vendere prestazioni sessuali, dal ruolo del potere (che per molto tempo è stato rappresentato da maschi) alle condizioni di marginalità nelle quali le meretrici erano relegate. Per un lungo periodo della storia nazionale, lo "Stato lenone" ha sfruttato queste donne facendone una fonte di guadagno e ha agito per controllare i loro corpi, attraverso gli organi di pubblica sicurezza, i medici e persino le stesse tenutarie, mediatrici ed attuatrici della volontà del potere costituito. Anche in provincia di Modena le meretrici sono sempre state sottoposte a stretta sorveglianza di polizia, a visite mediche invasive e degradanti, a limitazioni della libertà personale e, in definitiva, a una violenza di genere istituzionalizzata, che ha avuto il suo contraltare nel disinteresse verso le responsabilità dei clienti e il loro stato di salute.
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