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Editore: UTET Università
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9791255970057
Data di pubblicazione: 11/12/2024
Numero pagine: 256
Collana: Sociologica
Il tema di cosa significhi essere umani torna prepotentemente all'attenzione dopo un periodo nel quale lo si era ritenuto quasi privo di senso: dalla cultura pop all'arte, dalla scienza alla filosofia e alla narrativa, le riflessioni e gli stimoli in proposito sono numerosi, disordinati, contraddittori. Questo libro prova a tracciare un cammino out of the box, rinunciando a un arsenale di convinzioni rassicuranti per portare nel campo del consapevole la splendida difficoltà creativa dell'umano come divenire ininterrotto: un'umanità che sta diventando se stessa da milioni di anni, sempre più raffinata e adatta a essere parte di un processo universale, ma che negli ultimi millenni sembra aver smarrito la strada, fino ad affacciarsi sulla sua stessa autodistruzione. Non tratto l'umano come qualcosa di dato, di sacro e di immutabile: penso anzi che la versione che ne stiamo offrendo oggi non sia che una delle tante possibili, parziale, megalomane e pericolosa, e che abbia tuttavia buone ragioni per esser così; ragioni che oggi avremmo gli strumenti per correggere, se ne avessimo davvero il desiderio. Per comprendere la proposta diversa di umanità che articolo in queste pagine, occorre essere disposti a sentirsi dire cose che vanno contro l'ovvio comodo e protettivo nel quale ci siamo ritirati da qualche secolo a questa parte; cose che ci chiamano direttamente in causa e ci mettono davanti a responsabilità verso noi stessi, gli altri e il mondo, cui ci stiamo sottraendo in ogni modo possibile. Occorre essere disposti a scendere dal piedestallo che ci siamo costruiti e a vedere come potrebbe essere vivere col resto del vivente, su un piede di pari dignità e non di brutale sfruttamento.
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