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Editore: Cantagalli
Reparto: Teologia sociale ed ecclesiastica
ISBN: 9791259623904
Data di pubblicazione: 17/11/2023
Numero pagine: 360
Collana: Spaemanniana
A distanza di quattordici anni dalla sua prima traduzione, in una versione ampliata e arricchita da sei nuovi capitoli, viene oggi riproposto il saggio di Martin Mosebach sulla liturgia romana e le sue deviazioni post-conciliari più o meno creative. Ma che l'autore considera di molto dannose per quell'ethos cristiano e quella sensibilità che si è arricchita nei secoli, e quella devozione in cui si è espressa, per quasi due millenni, la dilectio liturgica e l'ordo amoris della civiltà cristiana. L'analisi critica di Martin Mosebach, scrittore tedesco famoso e pluripremiato, non si ferma al momento critico: appare molto convincente sul piano della ragione e capace di misurarsi con un dibattito sulla "riforma della riforma" liturgica oggi più vivo che mai, proprio perché il suo vero obiettivo è condurre il lettore nella riscoperta della straordinaria ricchezza della liturgia tradizionale. I nuovi capitoli costituiscono un arricchimento straordinario di un'opera che, già alla sua prima uscita, non era sfuggita per acutezza di visione, sottigliezza storica, profondità spirituale. L'opera esce come quinto volume della Collana "Spaemanniana", e proprio a Robert Spaemann è dedicata "con gratitudine". Da qui anche la decisione di includervi, in appendice, il saggio di Robert Spaemann "Osservazioni di un laico che ama la Messa antica".
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