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Editore: Menabò
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9791281176638
Data di pubblicazione: 02/10/2025
Numero pagine: 266
Collana: Storica
Il 23 maggio 1779 una folla di braccianti, contadini e artigiani a Penne, preoccupata per l'imminente minaccia di carestia, attaccò tre residenze di uomini benestanti, chiedendo loro di conservare il grano di loro proprietà in città per l'uso della popolazione. Il giorno dopo, questi membri di quella che all'epoca era la classe più bassa della società costrinsero il governatore della città e altri leader civici a indire elezioni straordinarie in cui un uomo della classe civile ossia media, Don Giacinto Mazzaccone, fu eletto capo esecutivo della città, sottraendo così il potere ai nobili che avevano sempre governato la città. Questa ribellione, nota come "Rivolta del Pane", non è mai stata esaminata a fondo. Utilizzando fonti inedite dell'epoca, tra cui i verbali giudiziari dell'inchiesta che seguì questi eventi, la storia viene qui ricostruita in dettaglio per la prima volta. Ciò che le fonti rivelano è che, mentre la paura della fame era la motivazione di molti partecipanti, dietro le quinte Don Mazzaccone si adoperava per sottrarre potere e ricchezza ai nobili e promuovere uguaglianza e libertà per le classi inferiori. Gli ideali filosofici che ispirarono le sue azioni sono gli stessi che ispirarono la contemporanea Rivoluzione americana e la Rivoluzione francese che avrebbe avuto luogo di lì a poco. La rivolta di Penne, sebbene di piccola portata e diretta solo contro i nobili locali, fu una delle prime azioni che cercarono di attuare queste idee nella società italiana, idee che avrebbero continuato a guidare i rivoluzionari in Italia per tutto il secolo successivo ed oltre.
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