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Editore: Aracne
Reparto: Diritto
ISBN: 9788825541526
Data di pubblicazione: 10/02/2022
Numero pagine: 276
La Rivista della Cooperazione Giuridica Internazionale nasce nel 1999 ad iniziativa dell'Istituto Internazionale di Studi Giuridici e della Fondazione Europea Dragan che, per il tramite della sua Casa Editrice Nagard, ne ha curato fino a tutto il 2012, con regolarità, la pubblicazione giungendo fino al suo numero 42. Si tratta di una rivista quadrimestrale che pubblica non solamente in lingua italiana ma anche in lingua inglese, francese, spagnolo, portoghese. La Rivista conta un molto elevato numero di abbonati non solamente in Italia ma anche, soprattutto, all'estero. Tra questi numerose Università italiane e straniere come, ad esempio, la Università di Harvard e di Yale. In Italia la Rivista è dall'inizio regolarmente presente nelle Biblioteche della Corte Costituzionale e della Camera dei Deputati, come anche è presente nella Biblioteca Giuridica Centrale, oltre che della Corte dei Conti, di diversi Ministeri ed altri Enti pubblici. Nella Rivista, che ha cadenza quadrimestrale (con una media di circa 260 pagine a fascicolo), hanno pubblicato fino ad ora più di 40 professori Ordinari italiani o stranieri, e così anche numerosi professori Associati e Ricercatori. Tuttavia, fin dall'inizio ha dato e continua a dare ampio spazio ai lavori scientifici di giovani studiosi (in particolare dottorati o dottorandi italiani e stranieri) non ancora strutturati in istituzioni universitarie. La Rivista ha come suoi settori di specifico interesse scientifico il diritto internazionale, il diritto dell'Unione europea, il diritto delle Organizzazioni internazionali, l'Economia internazionale e le Relazioni internazionali nella loro attualità, come anche nella loro retrospettiva storica, così come risulta dalla sua strutturazione e ripartizione interna in rubriche di "Dottrina", "Note e Commenti", "Comunicazioni", " Giurisprudenza", "Documenti" oltre che una rubrica chiamata "Panorama" di notizie o di commenti comunque caratterizzati dall'attualità, ed infine una corposa parte destinata a recensioni di pubblicazioni scientifiche di contenuto giuridico o storico (per poi concludersi con una rubrica finale di "Segnalazioni bibliografiche"). La Rivista, della quale è Direttore il Prof. Augusto Sinagra, non ha mai voluto accedere a finanziamenti pubblici o privati o a qualsiasi forma di pubblicità commerciale a pagamento, a garanzia della sua più piena indipendenza. La Rivista, infine, ha seguito e segue come suo criterio inderogabile, quello della pubblicazione di lavori scientifici ritenuti meritevoli di pubblicazione dall'apposito "Comitato dei Revisori" senza mai operare, in modo assoluto, alcuna discriminazione di natura ideologica, di appartenenza ad una o ad altra "scuola" e dunque operando nel più assoluto rispetto della più piena libertà di opinione e di pensiero dei suoi collaboratori e contributori. Tradizionalmente, fin dalla sua nascita, la Rivista ha posto e pone una particolare attenzione ai problemi della frontiera nord-orientale dell'Italia come della costa orientale della Dalmazia ed alle relazioni con i due Stati (Slovenia e Croazia) nati dalla dissoluzione della Repubblica Federativa Socialista Jugoslavia che attualmente esercitano la loro sovranità territoriale sulle Province italiane di Pola, di Fiume e di Zara, dove ancora sono presenti significative Comunità italiane autoctone. Infine, in conclusione, i criteri imprescindibili cui si è sempre attenuta e si attiene la Direzione della Rivista sono quelli della scientificità e della verità (specialmente della verità storica) che va sempre e comunque affermata a qualsiasi costo e dunque indipendentemente dalle convenienze o dalle sconvenienze politiche.
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