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Editore: Carocci
Reparto: Letterature straniere: critica
ISBN: 9788829032334
Data di pubblicazione: 21/11/2025
Numero pagine: 120
Collana: Lingue e letterature Carocci
In una delle prose della raccolta Die Rose (1925), Robert Walser scrive: «Gli occhi sono ginnasti incredibili». Di questa dinamica "ginnastica" visiva si dà conto nel volume, che studia, per la prima volta in modo organico, il vagabondaggio dello sguardo e della visione in un campione significativo della produzione dello scrittore svizzero. A partire da una messa a punto teorica del concetto di "dispositivo" all'interno del campo della critica letteraria, si affrontano temi centrali della cultura visuale come l'ékphrasis e la dialettica tra vedere ed essere visti, tra vedente e visibile: «ciò che guardavo con amore ricambiava amorevolmente i miei sguardi» (Walser). Nelle prose e nei versi ecfrastici, che costituiscono per l'autore un fondamentale esercizio di scrittura e d'immaginazione, si coglie la centralità del vedere che si insinua e "passeggia" nelle opere, instaurando dialoghi con i personaggi ritratti, anche in virtù del rapporto privilegiato con l'opera grafica e pittorica del fratello Karl. Nel close reading dei racconti della raccolta Seeland (1920), tra cui La passeggiata, si mostra come il motivo della visione si innesti su una riflessione amara sulla fine di un mondo a seguito della Grande Guerra. La parte finale del libro è dedicata allo studio del modo in cui il cinema, in particolare il regista portoghese João César Monteiro, ha rappresentato e interpretato la scrittura di Walser.
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