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Editore: Youcanprint
Reparto: Letteratura italiana: testi
ISBN: 9788831616195
Data di pubblicazione: 15/04/2019
Numero pagine: 154
In questo romanzo autobiografico Gianfranco Fini accende la sua macchina dei ricordi e ci conduce nei suggestivi anni Sessanta e Settanta, tra i grandi artisti romani della Scuola di Piazza del Popolo, i tavolini del bar Rosati, le estati a Tor San Lorenzo, le feste al Piper e le leggendarie gallerie d'arte dell'epoca, raccontati con la lente deformante e il passo obliquo dell'osservatore che non riesce mai a sentirsi completamente parte del disegno generale: l'intruso appunto. Un intruso che voleva fare il pittore, come i suoi amici di sempre Tano Festa, Mario Schifano e Franco Angeli, ma che poi, freddamente, ha valutato le sue reali capacità e ha deciso di intraprendere una strada meno romantica ma socialmente ed economicamente più sicura, quella dell'architettura, ovvero della musica congelata, come disse una volta Goethe riferendosi alla prima arte. Il nostro intruso, l'architetto che da piccolo voleva fare il pittore ed aveva persino sofferto orgogliosamente la fame a Parigi, getta sulle vicende e gli incontri della sua giovinezza uno sguardo tagliente, ironico e razionale, eppure pieno di umana tenerezza. Muovendosi ai margini degli eventi narrati, riesce a regalarci un'esperienza assolutamente personale, sorprendente e freschissima, piena di aneddoti esilaranti e frammenti vivacissimi di un periodo così formidabile per il nostro Paese.
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