Sinossi

Una raccolta di racconti brevi, dove una figlia descrive la vita tormentata di sua madre "tigre tremante" e di quanto i destini si tramandino con i loro abissi e risorse. Una ricerca del particolare pescando nelle sensazioni ancora palpabili di una donna nell'ultima fase della sua esistenza. Nell'Emilia della liberazione e del dopoguerra, cresce una giovane tra povertà e abbandoni, come quelle piante che germogliate in un punto senza luce si piegano, si attorcigliano o si tendono assumendo alle volte forme strane per poter sopravvivere. Inspiegabili a vedersi, suscitano stupore perché portano nel loro aspetto il mistero e l'inquietudine dell'esistenza. Racconti brevi, o meglio, lettere indirizzate alla propria madre come riscatto salvifico dalle ingiustizie, su un percorso di dignità che conduce alla pace. Due sorti segnate dal cancro del vivere e dal cancro come malattia in cerca di quel passo che unisce, che chiama in una continua rinascita. La danza è il fil rouge che attraversa l'opera, come presenza nel quotidiano, passione che crea legami e testimone attenta.