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Editore: Edizioni Scientifiche Italiane
Reparto: Diritto
ISBN: 9788849542141
Data di pubblicazione: 30/05/2020
Numero pagine: 272
Una nuova rivista? Dipende. Impeccabilmente nuova sul piano editoriale, la Rassegna dell'esecuzione forzata recupera però l'impegno comune di un gruppo di giuristi che ha lavorato insieme per quasi un ventennio nella Rivista che Romano Vaccarella aveva fondato e diretto per dare autonoma voce al mondo dell'esecuzione forzata. Vecchi amici, si può dire, che oggi riprendono la sfida e la rilanciano aprendo le porte ai giovani che negli ultimi anni hanno scelto di confrontarsi con una materia in caotico sviluppo. Tanti sono infatti i libri usciti su temi dell'esecuzione, quanti in precedenza se ne erano visti nel corso di due o tre generazioni di studiosi. Complici le riforme esplose dal 2005 in poi e la metamorfosi della giurisprudenza che, nel campo dell'esecuzione, ha mostrato uno zelo ricostruttivo ed un autonomismo creativo più accentuato che in altri settori. La Rassegna vuol innanzitutto dare un contributo stabile alla riflessione «scientifica» (l'aggettivo è, forse, abusato ma è utile nel momento in cui la Corte di cassazione si pone - varando, addirittura, un sistematico «progetto esecuzione» - quale fonte impropria di «dottrina»). Saggi veri dunque, ma - primum vivere - raccolta e organizzazione dei dati, analisi critica delle decisioni giudiziarie, ricognizione dell'incessante moto legislativo. Tutto ciò nella consapevolezza che il lemma esecuzione non riguarda solo il libro III del codice di procedura civile, ma raccoglie l'universo concettuale evocato dall'espressione tutela esecutiva, intesa nel suo senso più lato. Vi appartiene quindi, a pieno titolo, il variegato mondo dei rimedi attuativi dei diritti (enforcement), vi appartengono le procedure concorsuali con gli incipienti (e preoccupanti) rimedi preventivi imposti dal modello normativo «impresa in crisi», le procedure a funzione cautelare, le esuberanti esecuzioni affidate al giudice amministrativo e agli altri giudici speciali, le pronunce affidate al giudice della cognizione ma connotate da problemi eminentemente esecutivi (vedi le astreintes), la pre-tutela esecutiva rappresentata dal mondo dei mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale e altro ancora. I direttori della Rassegna hanno poi la ferma intenzione di monitorare ed amplificare il dibattito delle idee. A tal fine credono che una buona strada sia una stabile rubrica che dia conto - non con semplici schede di segnalazione ma con vere recensioni - della amplissima letteratura monografica che ormai rappresenta stabilmente una parte rilevante del panorama editoriale. Il dibattito delle idee ne ha bisogno, in tempi di burocratizzazione e standardizzazione estrema dei giudizi concorsuali e di mortificazione per il pensiero libero ed originale. Il ringraziamento alla ESI per l'accoglienza senza condizioni fatta alla Rassegna è sì doveroso ma è anche caloroso. «C'era una volta l'editoria giuridica»: in certi casi c'è ancora.
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