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Editore: Quasar
Reparto: Storia del mondo antico. archeologia
ISBN: 9788854913769
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 450
Il concetto moderno di confine, che ha acquisito un significato specifico nel corso della genesi degli Stati nazionali, indica linee fisse, ma non è adeguato per le condizioni dell'antica Roma. In quella situazione, piuttosto che linee fisse, si trattava infatti di zone e spazi dai confini sfumati, il cui significato e andamento potevano cambiare in determinate circostanze. Di norma, solo alcuni punti, relativamente marcati, servivano a organizzare e incanalare determinati rituali e azioni. Questo vale non solo per Roma, ma anche per l'articolazione dei confini dell'Impero romano tramite il limes e i forti, ma anche i confini naturali come i fiumi. Questione nodale della ricerca è descrivere il significato di questi diversi confini, localizzarli e collocarli nel tempo. Il volume raccoglie una serie di contributi selezionati sui confini della città di Roma che sono il risultato di tre convegni svolti presso l'Istituto Archeologico Germanico di Roma. Gli incontri si prefiggevano di fare un bilancio critico, sulla base di nuovi ritrovamenti, dei rituali di marcatura dello spazio all'interno del pomerium e di indagare la questione dei confini esterni definiti in chiave sacra.
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