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Editore: Mimesis
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788857516516
Data di pubblicazione: 10/07/2013
Numero pagine: 240
Collana: Passato prossimo. Documenti
Le stragi del secolo breve hanno avuto la propaganda delle immagini come grande alleata. Il modo in cui nazioni e regimi hanno utilizzato e manipolato le immagini è da tempo oggetto di studio. Ma il genocidio degli armeni costituisce per molti aspetti un caso unico e ancora poco indagato. Questo libro comincia a mettere ordine nel vasto e disordinato materiale fotografico che documenta questa tragica vicenda. Le fotografie sono state strumentalizzate dalla propaganda durante la prima guerra mondiale, poi dalle associazioni umanitarie, in seguito dai movimenti armeni di rivendicazione e dalle comunità della diaspora: la costante manipolazione ha stratificato sulle immagini nuovi significati. Le stesse foto, scattate da occidentali per motivi di denuncia e propaganda, sono diventate oggetto di autorappresentazione, identità e memoria per le comunità armene della diaspora, che si sono riappropriate del passato attraverso le immagini prodotte da altri e per altri scopi. Riemerse dal 1923, da una sorta di buco nero della storia, queste immagini sono uno specchio della questione armena. Spesso misconosciute, occultate e negate, infatti, le fotografie che questo libro analizza e riporta alla giusta attenzione internazionale hanno dimostrato di poter essere potenti strumenti di comunicazione politica, nella lotta per il riconoscimento del genocidio. Un mirabile lavoro storico e un atroce racconto, fatto con la forza di chi non vuole dimenticare.
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