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L'infinito mare dell'essere, tra pensiero antico e tardo-antico
Iezzi Daniele

L'infinito mare dell'essere, tra pensiero antico e tardo-antico

Editore: Mimesis

Reparto: Filosofia antica, medievale, orientale

ISBN: 9788857563558

Data di pubblicazione: 19/03/2020

Numero pagine: 296

Collana: Filosofie


24,00€
Esaurito

Sinossi

Il mare e l'infinito. Due termini inscindibilmente connessi che nella storia della cultura occidentale hanno pervaso l'immaginario simbolico di ogni disciplina, e proprio su di essi il mondo moderno ha "fondato" la propria ragion d'essere, dalle esplorazioni oceaniche all'alba della storia moderna sino al contiguo sviluppo senza limite del libero mercato e della scienza. Eppure, alle radici spirituali di quella storia, per i filosofi della Grecia antica l'infinito, ápeiron, era sinonimo di caos, principio malvagio della dissoluzione dell'ordine cosmico e sociale, e il mare assurgeva a suo simbolo. Nella fase tarda dell'età antica assistiamo invece a un mutamento assiologico radicale dell'idea d'infinito, per cui negli scritti dei pensatori cristiani eredi della filosofia ellenica dei primi secoli tale concetto diviene attributo di Dio, dell'Uno, Sommo Bene, e così il mare manifestazione della sua infinita essenza. Attraverso alcune testimonianze dei grandi interpreti della modernità, è possibile misurare l'importanza di tale mutamento e l'influenza che esso ha avuto nella storia della cultura, segno di come la metaforica marina conservi ancora l'antico legame con l'infinito e con la sua storia.

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