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Editore: Felici
Reparto: Scienza politica
ISBN: 9788860198839
Data di pubblicazione: 31/01/2025
Numero pagine: 172
Collana: Storia
Nelle democrazie liberali la maggioranza e la minoranza si equivalgono: la maggioranza governa, la minoranza controlla. La maggioranza deve poter realizzare il suo programma, la minoranza deve poter ambire a diventare maggioranza. Ma il bilanciamento tra ruolo del governo e ruolo dell'opposizione potrebbe non bastare. Da qui la necessità di pesi e contrappesi per impedire a chi vince le elezioni di fare l'asso pigliatutto. La necessità di corredare il sistema con organi di garanzia, strutture giurisdizionali, autorità di controllo, organismi finanziari neutrali, in grado di fermare sul nascere la possibile tentazione del Moderno Principe di spadroneggiare. Sotto la spinta del pensiero sovranista, che tende a guadagnare terreno nel dibattito pubblico, è tempo di tornare a ragionare del potere come parte del pensiero costituzionalistico. Occorre democraticamente fermare quella politica che avvalora una concezione della democrazia come assolutizzazione della sovranità popolare e che attribuisce a chi ha vinto le elezioni o si proclama "eletto dal popolo" il potere di esercitare un dominio non soggetto ad alcuna limitazione e controllo. È tempo di tornare a ragionare del potere che affonda le sue radici sul principio che, come ebbe a dire Abramo Lincoln nel suo discorso a Gettysburg nel 1863, la democrazia è «il governo del popolo, da parte del popolo, per il popolo».
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