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Editore: Le Lettere
Reparto: Letteratura italiana: critica
ISBN: 9788860878960
Data di pubblicazione: 08/10/2015
Numero pagine: 244
Collana: Saggi
Le speranze dell'attesa e le delusioni che seguono il 1861, i sogni della lunga vigilia e la rabbia di fronte all'Italia unificata: il tema della Patria ha accompagnato tutta la letteratura dell'Ottocento, prima dell'unificazione nazionale e negli anni che seguono la proclamazione del Regno, unendo la letteratura nell'Italia divisa e poi dividendola in un Paese politicamente unito. È questo il tema che collega i nove capitoli del volume, che si apre agli albori del secolo (con l'esilio di Foscolo) e si chiude con il 1899, anno in cui Carducci pubblica la sua ultima raccolta di poesie. Nove capitoli che guardano più alle ombre che alle luci della Patria. L'Italia raccontata in questo libro è il Paese dove regna l'invidia e la maldicenza e del quale Foscolo, in fuga dal presente, in un esilio sempre più di carattere esistenziale, non vuole più sentir parlare, il Nord che ha tradito le speranze del meridione raccontato da Verga, De Roberto e Pirandello, ma anche, dopo di loro, sulla linea di una secessione meridionale nel romanzo, da Sciascia e da Tomasi di Lampedusa, la novella e corrotta Bisanzio di cui parla Carducci, il regno dei voltagabbana messi alla berlina da Giusti, la Nazione troppo diversa dal progetto coltivato per anni da Atto Vannucci, la terra incapace di sfamare i suoi abitanti costretti a intraprendere la strada del mare e dell'emigrazione oltre Oceano raccontata, sul finire del secolo, da De Amicis e da Pascoli.
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