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Editore: Controluce (Nardò)
Reparto: Scienze della vita
ISBN: 9788862801867
Data di pubblicazione: 27/10/2016
Numero pagine: 158
Collana: Riflessi
"A pensarci bene, la nostra percezione del mondo è una sorta di "arte", e i nostri sensi, con le loro peculiarità, sono una sorta di cultura. Una cultura che ci fa vedere il mondo in modo diverso da come lo percepisce un'ape, o uno squalo. Noi viviamo in un mondo bellissimo e siamo ben attrezzati, sensorialmente, per apprezzarne la bellezza. A volte non siamo ben attrezzati culturalmente a dare il giusto valore alle cose che ci circondano, e finiamo per rovinarle, per farle diventare brutte. Nessuno, però, decide consciamente di distruggere la bellezza. Chi la distrugge a volte non riesce semplicemente a vederla e, quindi, non sa di distruggerla. Oso dire che oggi ci stiamo allontanando dalla percezione della bellezza perché stiamo perdendo contatto con il mondo reale. Ne abbiamo creato uno artificiale, sia attorno a noi sia nelle nostre teste. Ci stiamo allontanando dalla natura perché ci consideriamo al di sopra della natura, e ci stiamo perdendo. La natura è bella e, allontanandoci da essa, perdiamo contatto con la bellezza, lo credo che sia necessario, perla nostra sopravvivenza, riappropriarci della bellezza. Prima dì tutto imparando a riconoscerla. Questo libro offre alcuni piccoli spunti dì riflessione su questo."
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