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Editore: SAGEP
Reparto: Arti
ISBN: 9788863738551
Data di pubblicazione: 25/02/2022
Numero pagine: 64
Le opere che formano il percorso della nuova Galleria Archeologica di Torino appartengono alla storia secolare del collezionismo sabaudo di antichità, sviluppatosi a partire dal Cinquecento, quando la città diviene capitale del ducato. Il loro primo ordinamento museale risale al 1724, con la creazione, per volontà di Vittorio Amedeo II, del Regio Museo di Antichità. Un secolo dopo, nel 1824, il re Carlo Felice promuove l'acquisto della collezione egizia di Bernardino Drovetti, ponendo il museo all'avanguardia della ricerca archeologica europea. L'arricchimento prosegue ininterrotto per tutto il corso dell'Ottocento, grazie anche all'azione di diplomatici, esploratori ed eruditi del calibro di Luigi Palma di Cesnola e Paolo Emilio Botta, ai quali si devono contributi fondamentali alla conoscenza delle antiche civiltà del Mediterraneo e del Medio Oriente antico. Dopo la definitiva separazione dalle raccolte egizie, avvenuta nel 1940, la collezione di antichità trova una sede stabile nelle serre del Palazzo Reale, ristrutturate e riaperte al pubblico nel 1989. Nel 2016, con la nascita dei Musei Reali, si delineano nuovi obiettivi di integrazione e di dialogo...
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