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Editore: Lupetti
Reparto: Scienze sociali
ISBN: 9788883913631
Data di pubblicazione: 15/12/2011
Numero pagine: 162
Collana: Linguaggi virali
Il grande potere che i marchi esercitano oggi sui mercati finanziari non consente più di identificarli solo in quanto "segni" della comunicazione. Tale ambiguità apre un nuovo orizzonte epistemologico e spinge a chiedersi per mezzo di quali capacità i marchi siano riusciti ad assumere un'importanza cosi rilevante all'interno della nostra vita sociale. In un mondo dominato dalle potenze economico-finanziarie non ha più alcun senso continuare a intendere il marchio in funzione della sua utilità contingente o in riferimento a quella bellezza formale che un tempo gli valse la qualifica di "segno principe" delle attività di Visual e Corporate Identity. Questo libro intende porre l'accento sulle implicazioni antropologiche che scaturiscono dall'incontro tra le sofisticate strategie di comunicazione orchestrate dai marchi commerciali e la dimensione percettivo-estetica dell'uomo che, inevitabilmente, le accoglie e le fa proprie, interiorizzandole. Il potere esercitato dal marchio sulla nostra identità individuale sarà tanto più grande quanto più gli sarà concesso di imporre la sua impronta sulla nostra capacità di provare sensazioni, emozioni, sentimenti e desideri. Ecco, allora, che le suggestioni offerte dai marchi di ultima generazione - marchi sonori, gustativi, olfattivi e tattili interessano l'intera specie umana e non solo una certa area di competenza professionale. È lecito che un'impresa registri, come proprio marchio commerciale, l'odore dell'erba appena tagliata o il canto di un gallo?
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