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Editore: Campisano Editore
Reparto: Arti
ISBN: 9788885795112
Data di pubblicazione: 15/11/2018
Numero pagine: 232
Collana: Saggi di storia dell'arte
Procreazione, nascita, amore, erotismo nell'arte: come ebbe inizio tutto ciò? Quali erano le idee che gli artisti della prima età moderna collegavano a questi concetti? Ulrich Pfisterer rivela, attraverso testi e immagini, sorprendenti collegamenti tra arte e amore. Quando la freccia di Cupido coglie il bersaglio, disegna il ritratto della persona amata direttamente nel cuore, per questo il dio dell'Amore è stato celebrato da Dante come il più grande fra gli artisti. Già Cicerone aveva richiamato l'attenzione sull'affinità linguistica tra "pennello", "penna" e "pene". Ma oltre all'aspetto erotico-sensuale esiste anche quello legato alla procreazione e alla nascita delle arti. L'arte si percepisce con il corpo. Non solo nell'antichità, anche durante il Cristianesimo troviamo esempi in cui le allegorie si uniscono in un bacio passionale per la giustizia e la pace. In un'incisione olandese del 1580 sorprende che siano lo zelo e il lavoro a baciarsi. Nei testi e nelle immagini rinascimentali l'erotizzazione era onnipresente e considerava l'amante dell'arte come la terza componente nel ruolo di voyeur, che in tutto ciò trova piacere. Il binomio amore-arte (inteso come amore per l'arte e amore nell'arte, così come l'arte dell'amore) e le sue numerose testimonianze in fonti scritte e visive continuano a sedurre l'autore, uno dei più autorevoli storici dell'arte tedeschi, che qui compendia i risultati dei suoi studi.
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