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Editore: Nuova Cultura
Reparto: Letterature straniere: critica
ISBN: 9788889362198
Data di pubblicazione: 30/11/1999
Numero pagine: 130
«Come spesso accade alle antologie, anche queste pagine riproducono con alcune varianti pagine tradotte nel corso degli anni: una volta messe insieme mi è parso che offrissero una sufficiente organicità, tanto da meritare di essere raccolte in volume. Altrettanto frequente è che, nel selezionare i testi, il curatore di un'opera antologica debba compiere delle scelte. Nel mio caso ho dovuto trascurare fenomeni ai quali avrei voluto dare spazio dato che anch'essi sono rappresentativi delle istanze complesse in cui la letteratura palestinese contemporanea si articola. Ho dovuto escludere, oltre alla favolistica popolare, le o pere scritte nell'esilio o nelle lingue d'adozione: una pratica di scrittura che risale, a quanto mi è dato sapere, al 1946 col romanzo in inglese Passage in the Silent Night di Sabra. Si tratta forse di una pratica dettata dalla necessità, di fatto oggi sono molti gli autori che scrivono nelle lingue d'esilio: Ibrahim Sus scrive in francese e in ebraico Antun Sammas e Sayyid Kaswa, quest'ultimo la sua opera prima, autobiografica. Non solo per un prudente ritegno verso le "storie globali" quindi o, al contrario, per aver avvertito come un pericolo l'isolamento dei testi, peraltro intrinseco a ogni selezione antologica, questa raccolta si pone come sommario scandaglio della scrittura palestinese del nostro tempo, la cui storia andrebbe ben altrimenti arricchita e analizzata» (dalla premessa dell'autore)
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