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Editore: Giappichelli
Reparto: Diritto
ISBN: 9788892117969
Data di pubblicazione: 16/10/2018
Numero pagine: 448
I problemi emersi nei paragrafi precedenti sembrano quindi dettare l'architettura di questo libro, dedicato, già dalla sua intitolazione, a descrivere i tratti essenziali di un ordinamento complesso e sfuggente quale quello dell'integrazione europea. Nelle prime tre parti, si descriverà, sulla base di una analisi critica, l'ordinamento dell'Unione nei suoi aspetti sistematici, attinenti, cioè, all'organizzazione delle sue funzioni fondamentali. La prima parte tratterà della struttura istituzionale. Un posto rilevante dell'analisi sarà dedicato alla ricostruzione dei rapporti fra Istituzioni composte da rappresentanti degli Stati membri e Istituzioni indipendenti, che operano nell'esclusivo interesse dell'Unione. Una attenzione particolare sarà prestata alle complesse dinamiche attraverso le quali si dipana il processo di legittimazione democratica delle decisioni dell'Unione. La seconda parte tratterà del sistema delle fonti del diritto dell'Unione e degli effetti prodotti da tale sistema negli ordinamenti nazionali. Una parte specifica tratterà, quindi, delle fonti dei diritti fondamentali, alla ricerca dei difficili intrecci fra meccanismi europei e meccanismi nazionali di tutela. Nella terza parte, si passerà ad illustrare la funzione giudiziaria dell'Unione e il ruolo che essa ha svolto nel promuovere lo sviluppo dell'integrazione. Una attenzione particolare sarà quindi dedicata ai rapporti diretti che si instaurano fra organi giudiziari nazionali e Istituzioni giudiziarie dell'Unione e alle loro implicazioni sistematiche. Nella parte quarta si tratterà del sistema delle competenze dell'Unione, del processo dinamico che esso ha subito nel corso dei decenni, e dei limiti che gli Stati membri stanno frapponendo a una espansione, a tratti irresistibile, del diritto dell'integrazione. La parte quinta sarà dedicata ad un problema classico del processo di integrazione: quello dei rapporti fra ordinamento dell'Unione e ordinamenti nazionali. In tale problematica si riassumono molti dei nodi dell'analisi svolta nelle parti precedenti, relativi, in particolare, alla tensione fra la tendenza "autonomista" della Corte di giustizia e la tendenza degli organi giudiziari nazionali ad affermare forme di controllo sul processo di integrazione. Nell'ultima parte, si tratterà, infine, della proiezione esterna dell'integrazione e del ruolo che l'Unione ha assunto nell'ambito delle relazioni internazionali. Il rilievo di tale problematica appare significativo sia sul piano tecnico che su quello teorico. Dal punto di vista tecnico, essa prospetta la difficoltà di stabilire una corrispondenza fra la ripartizione interna e la ripartizione esterna delle competenze. Dal punto di vista teorico, la proiezione esterna dell'integrazione pone il problema della coesistenza sul piano internazionale di più enti, l'Unione e gli Stati membri, ciascuno dei quali possiede una sfera limitata di competenze, ma nessuno dei quali possiede la pienezza delle prerogative generalmente riassunta con la formula della sovranità.
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