Con ogni acquisto su Bookdealer sostieni una libreria indipendente del territorio.
Editore: Editrice Socialmente
Reparto: Storia d'europa
ISBN: 9788897992127
Data di pubblicazione: 12/03/2014
Numero pagine: 250
Collana: Saggi, materiali e memorie
Tra la fine degli anni '40 e la metà degli anni '50 Bologna fu al centro di un fenomeno di portata nazionale, i "licenziamenti per rappresaglia politico-sindacale", che colpirono militanti del partito comunista, socialista o attivisti della CGIL. In quel periodo, la città emiliana fu la capitale per eccellenza della guerra fredda e venne segnata da un forte conflitto sociale e forme di repressione violente da parte del potere centrale e delle forze di polizia. Il ruolo delle donne nelle lotte contro i licenziamenti e la loro massiccia presenza tra i licenziati sono stati finora minimizzati se non addirittura ignorati dalle ricostruzioni storiche, dando vita ad una memoria collettiva declinata esclusivamente al maschile. Nella prima parte del volume, la ricerca storica di Eloisa Betti riporta alla luce la storia dimenticata delle donne licenziate per rappresaglia politico-sindacale, svelando attraverso una pluralità di fonti non solo il ruolo femminile in quegli eventi ma anche la doppia discriminazione politica e di genere di cui quelle donne furono vittime. È dalla ricostruzione delle lotte e dei vari tentativi, dagli esiti più o meno felici, di ricostruirsi un percorso lavorativo dopo i licenziamenti, che emerge il coraggio con cui esse combatterono le discriminazioni nel tentativo di affermare i loro diritti di lavoratrici.
Registrati gratuitamente e ottieni subito un codice sconto per il tuo primo acquisto.