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Nel 2008 il Cardinale Dionigi Tettamanzi istituì presso la Biblioteca Ambrosiana, prossima a compiere quattro secoli di storia, l'Accademia Ambrosiana, dotata di sette Classi di ricerca (Studi Borromaici, Studi Ambrosiani, Slavistica, Italianistica, Studi del Vicino e dell'Estremo Oriente, Studi Greci e Latini) per promuovere in modo coordinato e sistematico ricerche e pubblicazioni di carattere scientifico originate dal confronto e dallo scambio a livello internazionale tra gli studiosi delle discipline in essa coltivate. L'anno 2014 ha visto la definitiva approvazione degli Statuti dell'Accademia da parte del Cardinale Angelo Scola, non ché la nascita di una nuova Classe per gli Studi Africani. La Classe di Slavistica ha come ambito di ricerca l'omonima disciplina intesa in senso ampio, senza privilegiare un filone "nazionale" bensì allargando lo sguardo nello spazio (Oriente e Occidente slavo) e nel tempo (dal Medioevo a oggi). Specifico della Classe è il riferimento alla Biblioteca Ambrosiana: essa è non solo un deposito di materiali slavistici, bensì un sistema culturale integrato che con gli anni ha saputo generare una storia, in un sapiente equilibrio tra l'identità genuinamente ambrosiana e l'apertura alle culture non latine che volle per lei Federico Borromeo, suo fondatore; essa si propone oggi come luogo di studio e punto di incontro tra gli studiosi per la creazione di una nuova cultura. Gli ambiti di studio della Classe, oltre al patrimonio librario e codicologico slavo posseduto dalla Biblioteca Ambrosiana, si estendono alla figura di Ambrogio e alla sua tradizione negli ambiti linguistici-culturali slavi (in epoca paleoslava e nella successiva letteratura liturgica, devozionale e teologica di ambito cattolico, greco-cattolico, ortodosso e riformato), alla ricerca storica collegata a Prefetti e Dottori, nonché alla storia delle relazioni tra Milano e i Paesi slavi dal XVI secolo ai giorni nostri, integrando gli ambiti letterario, filosofico, umanistico con le discipline connesse alla Pinacoteca e le Arti in essa rappresentate. L'attività della Classe persegue concreti progetti di ricerca che uniscano Accademici e giovani ricercatori, presentandone i risultati in occasione dei Dies Academici e pubblicandoli nella presente collana. Questo volume, che contiene in gran parte contributi originati in occasione dell'undicesimo Dies Academicus, celebrato nel 2022 e avente come titolo La Madre di Dio nelle culture slave, offre un'ampia panoramica di saggi dedicati a un tema che riveste un'importanza difficilmente sopravvalutabile nell'ambito dello spazio linguistico slavo non solo religioso e teologico ma anche letterario, storico, artistico e culturale nel senso più ampio del termine.
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