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Editore: Inschibboleth
Reparto: Letterature straniere: testi
ISBN: 9788855292658
Data di pubblicazione: 05/08/2021
Numero pagine: 111
Traduttore: Forgetta E.
Collana: Margini
La poesia non avrà la forza di impedire gli eventi, ma ha la possibilità di divenirne racconto. Non modifica fatti, o almeno non direttamente, ma ne è presa di coscienza, espressione lucida e ferma. Accanto ad altri, questo è uno dei principi emersi dalle riflessioni di Farré, che passeggia instancabile per i luoghi sterminati della poesia. Ne frequenta i boschi, le città, i siti solitari e desolati - le soste ad Auschwitz e a Varsavia ne sono un esempio - stilando al suo ritorno dai viaggi una deliziosa e personale raccolta di riletture poetiche. Tali riflessioni non rimangono nello spazio dell'io ma vengono condivise con l'altro, il lettore; un lettore animato dallo stesso desiderio dell'autore: quello di avvicinarsi, quanto più possibile, all'essenza stessa della poesia. È, quello di Farré, un auditorio poetico-letterario, spaziale e esistenziale, in cui riecheggiano differenti sonorità: slovene, polacche, ceche, catalane e anglosassoni.
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