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Editore: Mimesis
Reparto: Letterature straniere: critica
ISBN: 9788857538068
Data di pubblicazione: 28/11/2016
Numero pagine: 201
Collana: Il quadrifoglio tedesco
Sulla relazione tra l'ambito della vita e quello delle forme estetiche si concentrano alcune delle ambivalenze tipiche della cultura del 'fi ne secolo' in Germania. L'esperienza vissuta viene per lo più intesa come l'espressione elementare di una condizione spirituale ancora primitiva, bisognosa in quanto tale del lavoro di purificazione compiuto dall'arte. Proprio la soggettività dell'esperienza, d'altro canto, è spesso invocata come l'antidoto rispetto ai processi di mediazione e di depersonalizzazione che intridono la società di massa nelle fasi iniziali della sua costituzione. Nell'irripetibilità e nella non riproducibilità di ogni atto individuale si manifesterebbe il residuo ancora percepibile di un orizzonte di totalità destinato a scomparire dai sistemi di rappresentazione della realtà coltivati dal Moderno. L'arte stessa, peraltro, emancipando il vissuto da tutti gli elementi di contingenza, finirebbe per conferirgli una verità di senso più autentica, valorizzando il carattere di formatività implicito nello slancio con cui il soggetto, facendo esperienza del mondo, riformula continuamente le condizioni della sua rappresentabilità. I saggi raccolti in questo volume provano a seguire il fi lo di queste contraddizioni in otto scrittori di lingua tedesca a cavallo tra Otto e Novecento.
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