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Editore: Il Ponte Vecchio
Reparto: Biografia e genealogia
ISBN: 9788865419823
Data di pubblicazione: 09/03/2021
Numero pagine: 112
Né storia né cronaca... Scrivere un libro avente come argomento una città può considerarsi quanto meno pretenzioso, ma se si vive in un centro abitato, che si possa definire tale, le strade, le case, i negozi diventano prolungamenti del proprio modo di essere... una sorta di grande e amichevole atrio di casa. Faenza, per l'autrice, è come l'amica con la quale si ha a volte un rapporto complicato ma con cui esce sempre volentieri. Le storie che raccontano le sue strade o i suoi palazzi storici equivalgono ai racconti con i quali le zie la intrattenevano negli anni dell'infanzia e della primissima adolescenza, evocanti vicissitudini e figure delle quali lei si sentiva figlia. Faenza stessa, nella sua totalità, le diventava materna. Ecco perché fare il flaneur per il centro storico, ancora oggi, come allora, le dà conforto e la incuriosisce. Respira l'aria della città come annusa il profumo dei manicaretti di mamma. Quando sua figlia era bambina e tornavano insieme da un viaggio, lungo o breve che fosse, giunte in prossimità della cerchia muraria riconoscevano nell'aria gli effluvi industriali tipici della città e lei, eccitata e felice, esclamava: «Senti, mamma, le puzze di Faenza. Siamo a casa». Già, siamo a casa. Scrive l'autrice: «Un tempo usava far visitare con orgoglio la casa che, magari con grande sacrificio, ci si era costruiti. Io vi mostro la mia città così come, con grande sacrificio, l'hanno costruita con amore e attenzione i faentini, suoi figli».
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