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Editore: Giappichelli
Reparto: Diritto
ISBN: 9788892130074
Data di pubblicazione: 29/04/2020
Numero pagine: 272
Collana: Futuro anteriore
Ricorrendo nel 2020 il bicentenario della nascita di Vittorio Emanuele II, l'occasione è particolarmente propizia per rivolgere l'attenzione ad un rilevante documento inedito, utile per ricavare spunti sulla giovinezza e sulla formazione del futuro primo re d'Italia, ma anche per avere un singolare spaccato dell'ordinamento amministrativo dei territori sabaudi nella prima metà del XIX secolo. Nel novembre 1842 il giovane principe Vittorio Emanuele regala al padre Carlo Alberto un suo breve studio sull'organizzazione amministrativa dello Stato, in occasione dell'onomastico paterno e dello scoccare dei suoi dieci anni di regno. Questo elaborato venne svolto sulla base di un ben più corposo manoscritto anonimo - steso intorno al 1841 da qualche personaggio vicino alla Corte - il quale offre un interessante squarcio sulla situazione dell'amministrazione sabauda nei primissimi anni Quaranta. Dall'anonimo manoscritto traspare un ordinamento statale alquanto caotico, mirante sempre a salvaguardare la centralità del re all'interno del sistema e ad attuare riforme dell'amministrazione statale prevalentemente legate al passato. D'altro canto in questo periodo vengono avviati invece importanti mutamenti in ambito legislativo ed istituzionale, considerati solo di sfuggita dall'anonimo autore. Tali trasformazioni producono uno scollamento tra il piano legislativo, che evolve, e quello dell'amministrazione pubblica che stenta a cambiare e ad adeguarsi ai nuovi princìpi emersi dall'esperienza rivoluzionaria e napoleonica, i quali cominceranno ad affermarsi soltanto durante il regno di Vittorio Emanuele II attraverso l'applicazione evolutiva dello Statuto.
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